Consideriamo l’umiltà di Gesù, Maria e Giuseppe. Gesù, il Figlio di Dio, i due Santi Sposi, le creature più degne e nobili che vivono in una piccola casetta di un villaggio disprezzato, di una nazione poco conosciuta. E in quel piccolo giardino chiuso, conosciuto solo a Dio, si operava la salvezza per tutto il mondo.
Consideriamo la Regina del Cielo e della terra, la Sovrana dell’universo che si proclama l’ancella del Signore, sempre intenta ai lavori più umili, sempre lieta di donare il suo aiuto a chiunque avesse avuto bisogno. San Giuseppe che con il sudore della sua fronte custodisce il Figlio di Dio e la sua Santissima Madre e procura loro il necessario per vivere, sempre riconoscente di poter loro servire, considerandosi un’ombra, rispetto allo splendore dei suoi due carissimi Tesori.
Riflettiamo sulla grande lezione di umiltà che ci offre la Santa Famiglia, riconoscendo che noi siamo solo miseria e peccato e tutto ciò che di buono è in noi dobbiamo attribuirlo a Dio solo.
Esempio
Per onorare la Sacra Famiglia bisogna essere molto devoti della Passione del Signore. – San Bernardo, per la devozione alla Sacra Famiglia che nutriva sin da bambino, si era meritato che una notte del santo Natale venisse trasportato in spirito al Presepio contemplando il Mistero, precisamente come si compì in quella grotta fortunatissima. Più tardi, preso d’amore per il suo appassionato Gesù, mentre ne meditava i dolori, lo vide stendergli un braccio dalla Croce e si sentì stringere al suo petto, gustando gioie di Paradiso.
Preghiera
O Famiglia Santa e poverissima, noi vi ammiriamo, vi lodiamo e vi benediciamo, supplicandovi con tutto il cuore di volerci infondere un santo disprezzo d’ogni bene terreno e una generosa rassegnazione nelle privazioni per essere degni del regno dei cieli. Amen.
Pratica. Privarci di qualcosa che ci piace.
Giaculatoria. Gesù, Giuseppe e Maria, innamoratemi del Paradiso.